L’attenzione degli elettori si sposta verso gli affari interni.

Anthony M. Quattrone

Un sondaggio condotto per l’AP/Yahoo! News, pubblicato il 28 dicembre, indica che nell’ultimo mese l’attenzione maggiore degli elettori americani si è spostato dalla guerra in Iraq e la situazione internazionale ai temi connessi all’economia americana.  Oltre la metà degli elettori intervistati nel corso del sondaggio hanno affermato che in questo momento l’andamento dell’economia e l’assetto del sistema sanitario nazionale sono i temi più importanti per loro.  Molti elettori sono preoccupati per il costo della benzina, che la loro casa di proprietà può perdere valore, di non riuscire a pagare debiti contratti attraverso i mutui o le carte di credito, e per la possibilità di dover affrontare spese mediche eccessive.

Sessanta percento degli intervistati sono convinti che gli USA stanno andando incontro ad una recessione nel prossimo anno.  Il 55 percento è preoccupato per il valore dei loro investimenti in borsa, incluso quello dei fondi pensione, temendo un calo nell’immediato futuro.  Il 44 percento è preoccupato per la possibilità che nei prossimi sei mesi il valore delle loro proprietà scenderà drasticamente.  Il 48 percento degli intervistati considera il problema del Social Security, il sistema di sicurezza sociale americano, molto importante.  Secondo il sondaggio, gli elettori considerano più affidabili i democratici sui temi di economia interna, dando una preferenza del 34 percento a questi ultimi contro il 22 per i repubblicani.

Secondo il sondaggio, due terzi degli intervistati vorrebbero che gli Stati Uniti adottassero un sistema sanitario nazionale sotto il controllo del governo, finanziato attraverso l’erario, e che prevedesse la copertura per tutti i cittadini.  Il 64 percento degli intervistati è preoccupato di dover affrontare una grossa spesa medica nell’immediato futuro.  Il tema della copertura sanitaria è particolarmente dibattuto in casa democratica, mentre è praticamente assente fra i repubblicani.  Secondo il sondaggio, il 41 percento degli elettori ha fiducia nei democratici a riguardo di questo tema, contro il 17 che preferiscono i repubblicani.  Fra i democratici, la senatrice di New York, Hillary Clinton, il senatore dell’Illinois, Barack Obama, e l’ex senatore del Nord Carolina, John Edwards, hanno messo al centro dei loro programmi elettorali la creazione di un sistema nazionale per allargare la copertura sanitaria in America, dibattendo a lungo su come finanziare il programma, quali servizi dovrebbe fornire, e chi dovrebbe usufruire del sistema.

L’unico tema su cui i repubblicani battono di continuo i candidati democratici è quello della lotta contro il terrorismo, dove i repubblicani godono del favore del 29 percento degli elettori contro il 22 per i democratici.  Secondo Jim Kuhnhenn e Tervor Tompson dell’Associated Press, l’ex sindaco di New York Rudi Giuliani aveva, fino a questo momento, beneficiato moltissimo dalla paura degli americani nei confronti del terrorismo, ma, in quest’ultimo mese, il suo livello di gradimento è sceso anche fra coloro che reputano la sicurezza nazionale un tema importantissimo. Giuliani, immediatamente dopo l’assassinio di Benazir Bhutto, ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria con le immagini dell’attacco alle Torre Gemelli dell’11 settembre 2001, sperando di riguadagnare consensi.
E’ interessante notare che, secondo i dati del sondaggio, il 34 percento degli elettori da fiducia ai democratici per la risoluzione della guerra in Iraq, contro il 24 per i repubblicani, distinguendo, di fatto, la guerra in Iraq dalla lotta generale contro il terrorismo.  Non è certo, tuttavia, quale sarà l’effetto che avrà l’assassinio di Benazir Bhutto sulle preferenze degli elettori americani a riguardo della guerra in Iraq e la lotta al terrorismo.  Le notizie provenienti dal Pakistan hanno dato la possibilità a Hillary Clinton per i democratici, e ai repubblicani Rudi Giuliani e John McCain, di mettere in mostra la loro conoscenza della situazione pachistana e della loro esperienza internazionale.

A cinque giorni dalle primarie in Iowa, i sondaggi nazionali indicano una netta prevalenza della Clinton in casa democratica, con oltre 20 punti di vantaggio su Obama, e una grossa incertezza in casa repubblicana.  Fra i repubblicani, infatti, si registra un superaffollamento di 5 candidati all’interno di soli 6 punti percentuali.  Secondo il sondaggio della Rasmussen pubblicato oggi, Giuliani ha il 19 percento di gradimento, l’ex governatore dell’Arkansas, Mike Huckabee ha il 17, il senatore dell’Arizona John McCain e l’ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney sono pari al 14 percento, mentre l’ex senatore del Tennessee, Fred Thompson, è al 13.  Secondo la Rasmussen, non solo questi cinque candidati sono molto vicini, ma il 14% degli elettori repubblicani ha dichiarato di essere ancora incerto per chi votare.

Pubblicato su Agenzia Radicale il 29 dicembre 2007.

Autore: Tony Quattrone

Tony Quattrone è stato eletto rappresentante del Partito Democratico USA in Italia dal marzo 2015 al marzo 2017 (Democrats Abroad Italy-Chair). Ora vive a Houston, Texas, dove milita nel Partito Democratico della Contea di Harris. Ha vissuto in Italia per quasi 50 anni, dove ha lavorato prima per i programmi universitari del Dipartimento della Difesa USA, e poi come Capo delle Risorse Civili del Comando NATO di Napoli. Ha pubblicato oltre 200 articoli in italiano per diverse testate (Quaderni Radicali, Il Denaro, L'Avanti, ecc.) ed è stato intervista più volte dalla RAI e altre emittenti in Italia a proposito delle elezioni USA.