Anthony M. Quattrone
L’evoluzione del sistema elettorale italiano da un sistema composto di tanti partiti, al sistema bipolare degli ultimi anni, che oggi sembrerebbe tendere verso il bipartitismo, ha dato agli elettori italiani la possibilità di abituarsi fin dal dopoguerra al concetto di coalizione politica costruita su accordi elettorali, in genere fra le dirigenze dei diversi partiti. Nella realtà americana la situazione è diversa, principalmente perché, da oltre due cent’anni, vige un bipartitismo che lascia poco spazio alla possibilità che altri partiti possano radicarsi o anche riuscire a partecipare alle consultazioni nazionali. Il concetto di coalizione in America non è, pertanto, legato ai partiti e all’ideologia che questi possono rappresentare, bensì ad altri fattori legati più all’antropologia culturale, agli interessi economici, la sociologia, la demografia, e la stessa geografia del paese. Per comprendere meglio quanto sta accadendo durante le attuali primarie americane, e quello che succederà nei mesi che precedono le presidenziali del prossimo novembre, è utile comprendere la composizione delle basi elettorali dei due principali partiti, il repubblicano ed il democratico, non tralasciando l’analisi della composizione della gran massa di elettori che non s’identificano nei due partiti. Leggi tutto l’articolo!