Anthony M. Quattrone
A due settimane dalla scadenza elettorale per le presidenziali Usa del 4 novembre, le strategie dei due candidati, quella del senatore repubblicano dell’Arizona, John McCain, e quella del senatore democratico dell’Illinois, Barack Obama, seguono traiettorie diverse, con il primo che tenta di risalire nei sondaggi nazionali, mentre il secondo cerca di vincere anche in quegli stati che non hanno dato la maggioranza ad un candidato presidenziale democratico negli ultimi quarant’anni. I sondaggi nazionali indicano Obama in vantaggio per una media di cinque punti percentuali, e, secondo i calcoli della Real Clear Politics, il candidato democratico potrebbe tranquillamente superare la soglia di 270 grandi elettori necessari per vincere la presidenza, ottenendo fra i 286 e i 364 voti dei 538 disponibili.
Nelle ultime due settimane di campagna elettorale, Obama potrà utilizzare proprio negli stati che votano tradizionalmente per candidati repubblicani, l’immensa forza economica che ha costruito nell’ultimo anno. Il senatore democratico ha raccolto, fino al 30 settembre, circa 618 milioni di dollari, fra cui 150 nel solo mese di settembre. La strategia di Obama sembrerebbe ora indirizzata a mettere McCain sulla difensiva proprio negli stati dove il candidato repubblicano poteva contare sulla tradizione a favore dei repubblicani. Obama andrà nelle prossime due settimane in quegli stati dove l’attuale presidente Bush ha vinto nelle elezioni precedenti: Colorado, Florida, Iowa, Nevada, Nuovo Mexico, Ohio, e Virginia. In questi stati, l’obiettivo dei democratici sarà anche quello di sostenere le campagne elettorali dei candidati democratici alla Camera e al Senato, oltre a creare qualche preoccupazione per McCain.
La strategia dei democratici è anche rivolta ad ottenere il consenso degli indecisi di centro e ai moderati che hanno votato repubblicano in passato. In quest’ottica, la decisione del generale Colin Powell di sostenere Obama, è particolarmente rilevante. L’imprimatur di Powell, Segretario di stato del primo governo del presidente George W. Bush, e Capo di stato maggiore delle forze armate americane durante le presidenze di Bush padre e di Bill Clinton, serve per rassicurare gli indecisi, particolarmente quelli più preoccupati per la sicurezza nazionale e per l’inesperienza del giovane senatore. Secondo Powell, il senatore Obama “dimostra fermezza, curiosità intellettuale, una profonda conoscenza e metodo nell’affrontare i problemi. Non cambia opinione ogni giorno, ma dimostra un vigore intellettuale. Penso che ha un modo di lavorare che sarebbe utile al paese”. Uno stratega repubblicano, Alex Castellano, ha confermato l’importanza del sostegno dell’ex segretario di stato ad Obama, dichiarando che “Powell è il bicchiere di latte caldo e biscotti per coloro che non possono dormire pensando alla mancanza d’esperienza di un presidente Obama”. Leggi tutto l’articolo!