I sindacati americani per Obama

Anthony M. Quattrone

La maggiore confederazione sindacale americana, l’AFL-CIO, forte dei suoi nove milioni di iscritti suddivisi in 56 sindacati, ha deciso formalmente di appoggiare la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti del senatore democratico dell’Illinois, Barack Obama.  La decisione della AFL-CIO segue quella del suo maggiore concorrente sindacale, Change to Win, che già lo scorso 21 febbraio annunciava la decisione di appoggiare Obama.  Change to Win rappresenta oltre sei milioni di lavoratori, suddivisi in sette potenti sindacati americani.  La forza economica delle due confederazioni sindacali è significativa, permettendo al senatore afro americano di poter contare su circa 300 milioni di dollari, e, secondo le stime sindacali, sul voto di almeno uno di ogni quattro elettori che andranno alle urne il prossimo novembre. Leggi tutto l’articolo!

Effetto Obama sul voto conservatore nero.

Anthony M. Quattrone

Secondo alcuni studi sulla composizione dell’elettorato americano, risulta che la partecipazione al voto da parte degli elettori afro americani è aumentata fra le consultazioni presidenziali del 2000 e quelle del 2004, sia in termini di voti percentuali, sia in termini di voti popolari. Nel 2000, i neri rappresentavano il10 percento di coloro che hanno effettivamente votato, mentre nel 2004 hanno rappresentato circa il 12 percento. Nel 2000, votarono circa 10,5 milioni di neri, mentre nel 2004 il voto afro americano è salito a 14, 6 milioni, con una crescita di circa 4,1 milioni.

Un attento studio degli exit poll condotti dalla Voter News Service nel 2000, e da parte dell’Edison/Mitofsky nel 2004, danno alcune interessanti indicazioni, che sicuramente sono già allo studio degli strateghi elettorali del senatore democratico dell’Illinois, Barack Obama, e del senatore repubblicano dell’Arizona, John McCain, i due candidati alla presidenza USA del prossimo novembre. Leggi tutto l’articolo!

Obama in vantaggio su McCain, mentre continua la selezione dei vice.

ANTHONY M. QUATTRONE

I sondaggi USA confermano che, a partire dal 3 giugno, la data in cui Barack Obama ha conquistato la nomination democratica, si è delineato una leggera forbice a suo favore nei confronti del candidato repubblicano, John McCain.

Le rilevazioni della Gallup indicavano Obama e McCain pari con il 46 percento il primo giugno, con quest’ultimo che ha gradatamente perso punti, attestandosi al 42 percento il 10 giungo, contro un guadagno di 2 punti per Obama.  Ora Obama conduce, secondo la Gallup, per 48 a 42 percento.  Anche un sondaggio prodotto per il Wall Street Journal e la rete televisiva NBC indica un distacco di 6 punti percentuali, con Obama al 47 percento contro McCain al 41.

Un sondaggio della Rasmussen misura il gradimento degli elettori nei confronti dei due candidati.  McCain registra il gradimento del 54 percento degli elettori, contro il 43 a sfavore.  Obama registra il gradimento del 59 percento, contro il 40 a sfavore. Leggi tutto l’articolo!

Hillary Clinton abbandona e sostiene Barack Obama.

Clinton elogiata dalle commentatrici e opinioniste americane.

Anthony M. Quattrone

La senatrice di New York, Hillary Clinton, ha annunciato sabato 7 giugno, in un discorso presso il National Building Museum a Washington, D.C., l’abbandono della corsa per la nomina democratica per le presidenziali USA e il suo “inequivocabile e totale sostegno per il senatore dell’Illinois, Barack Obama,” nella sfida contro il candidato repubblicano, il senatore dell’Arizona, John McCain.  Il presidente Bill Clinton e la figlia Chelsea erano presenti affianco alla ex first lady durante il discorso, tenuto di fronte a migliaia di sostenitori.

Nel suo discorso, la Clinton ha elogiato pubblicamente Obama, affermando che “se vogliamo realizzare la copertura sanitaria universale, rialzare il prestigio dell’America nel mondo, e migliorare la condizione degli americani, dobbiamo assicurarci che Obama sia il prossimo residente degli Stati Uniti”. Leggi tutto l’articolo!

Obama in testa anche fra i superdelegati

Ieri si è votato nel West Virginia

Anthony M. Quattrone

Ieri si sono svolte le primarie democratiche in West Virginia, e, mentre il giornale va in stampa, si stanno concludendo le operazioni post voto, per assegnare i 28 delegati in palio.  Se le previsioni sono rispettate, la senatrice di New York, Hillary Clinton, dovrebbe aver vinto il West Virginia con un ampio margine.

I risultati delle consultazioni in questo piccolo stato di tradizione conservatrice, tuttavia, non avranno alcun effetto sulla traiettoria che ormai si sta consolidando a favore del senatore dell’Illinois, Barack Obama, il quale, domenica 11 maggio, ha superato l’ex first lady anche nel numero di superdelegati, confermando l’inversione di tendenza fra questi ultimi, che, fino a poche settimane fa, erano schierati in maggioranza a favore dell’ex first lady. Leggi tutto l’articolo!

Riforma del sistema sanitario al centro del dibattito elettorale USA

Anthony M. Quattrone

I risultati delle primarie che si sono tenute nell’Indiana e nel Nord Carolina, dove Obama ha vinto il maggior numero di delegati, 97 contro 86 della Clinton, con quattro ancora da assegnare, hanno confermato il vantaggio del senatore dell’Illinois, Barack Obama sulla senatrice di New York, Hillary Clinton, nel conteggio dei delegati finora assegnati nelle consultazioni svolte in 50 stati e territori americani. Obama ha vinto 1.589 delegati e ha il sostegno dichiarato di 261 superdelegati, per un totale di 1.850. Clinton ha vinto 1.424 delegati e ha il sostegno di 272 superdelegati, per un totale di 1.696. Servono 2.025 delegati per ottenere la nomination.

Sono ormai molti gli analisti democratici americani che hanno espresso la convinzione che, con le primarie che si terranno il 13 maggio in West Virginia, con 28 delegati in palio, e quelle del 20 maggio nell’Oregon, con 52 delegati, e nel Kentucky con 51, una vittoria di Obama, o anche un sostanziale pareggio con la Clinton, potrebbe determinare la fine della corsa per l’ex first lady. Nel frattempo i candidati continuano a scontrarsi sui principali temi del dibattito elettorale, ed in particolare, in casa democratica, su quello della riforma del sistema sanitario nazionale americano, o meglio, come pagare per le spese del sistema. Leggi tutto l’articolo!

McCain tiene mentre Obama e Clinton si fronteggiano in Nord Carolina e Indiana.

Anthony M. Quattrone

Nelle primarie democratiche che si svolgeranno in Indiana e in Nord Carolina martedì 6 maggio sono in palio 192 delegati. Secondo i più recenti sondaggi, il senatore dell’Illinois, Barack Obama, è in vantaggio sulla senatrice di New York, Hillary Clinton, nel Nord Carolina, ma è in svantaggio nell’Indiana. Nel Nord Carolina, Obama può contare sulla presenza di numerosi elettori neri, mentre in Indiana Clinton può contare sul sostegno di una forte e radicata base di lavoratori industriali. Nel frattempo, Obama ha vinto la consultazione che si è svolta il 3 maggio nel territorio americano di Guam, ma, in base al basso scarto dei voti fra i due contendenti, i 4 delegati sono stati divisi equamente con Clinton. Leggi tutto l’articolo!

Oggi si vota in Pennsylvania: Match-point per Obama

Anthony M. Quattrone

Le primarie democratiche che si svolgono oggi nello stato della Pennsylvania potrebbero determinare la traiettoria finale per la nomina del candidato presidenziale che si opporrà, il prossimo novembre, al candidato repubblicano, il senatore dell’Arizona John McCain. Nelle consultazioni odierne, sono in palio 158 delegati. Fino ad oggi, gli elettori democratici hanno premiato attraverso le primarie il senatore dell’Illinois, Barack Obama, con 1.415 delegati, contro i 1.251 per la senatrice di New York, Hillary Clinton. Durante le prossime nove competizioni, dopo di quella odierna, e attraverso il completamento dell’assegnazione dei delegati per alcune competizioni che si sono già fatte, sono in palio ancora 429 delegati. Leggi tutto l’articolo!

La scelta fra Clinton e Obama sempre più nelle mani dei superdelegati.

Non si conoscono ancora i nomi di ben 76 superdelegati

ANTHONY M. QUATTRONE

La competizione per la nomina del candidato democratico per le presidenziali USA del 2008 si sta svolgendo su due piani: quello della lotta per conquistare i delegati in palio attraverso le consultazioni elettorali nei diversi stati e territori americani, e quello meno trasparente, ma altrettanto importante, per ottenere il sostegno dei “superdelegati”. Il senatore dell’Illinois, Barack Obama, conduce sulla senatrice di New York, Hillary Clinton, nella conta dei delegati assegnati attraverso le consultazioni, per 1.415 a 1.251. Durante le prossime le prossime 10 competizioni e attraverso il completamento dell’assegnazione dei delegati per alcune competizioni che si sono già fatte, sono in palio 587 delegati. Nessuno dei due candidati, pertanto, può matematicamente raggiungere quota 2.025 che servirebbero per ottenere la nomination ancora prima della Convention che si svolgerà il prossimo agosto a Denver, Colorado. Leggi tutto l’articolo!

Clinton e Obama: necessario abbassare i toni subito per vincere contro McCain a novembre.

Anthony M. Quattrone

Mentre il candidato repubblicano alle presidenziali USA, il senatore dell’Arizona, John McCain, può dedicarsi a tentare di allargare la sua base elettorale spostandosi verso il centro, come riferisce Domenico Maceri su Agenzia Radicale del 5 aprile, il partito democratico è nel mezzo di una dura campagna “fratricida” fra la senatrice di New York, Hillary Clinton, ed il senatore dell’Illinois, Barack Obama, che preoccupa la dirigenza del partito democratico. Il sito web del National Public Radio riporta il 4 aprile i risultati di un sondaggio che indicano che circa il 30 percento dei sostenitori della Clinton, e il 20 percento dei sostenitori di Obama voterebbero per il candidato repubblicano se il loro candidato non sarà scelto a rappresentare il partito nella competizione del prossimo novembre. Sono dati estremamente preoccupanti per la direzione democratica. Leggi tutto l’articolo!