Obama vince la nomination democratica

Anthony M. Quattrone

Il senatore dell’Illinois, Barack Obama, ha raggiunto, martedì 3 giugno, la quota necessaria di delegati per diventare il candidato democratico da opporre il prossimo novembre a quello repubblicano, il senatore dell’Arizona, John McCain, per le presidenziali USA.  Obama ha superato quota 2.118 quando, dopo le primarie che si sono svolte in Montana e nel Sud Dakota ieri, ha raccolto il consenso di numerosi super delegati che non si erano ancora espressi.  Nelle consultazioni di martedì, Obama ha vinto in Montana, mentre la senatrice di New York, Hillary Clinton, ha vinto nel Sud Dakota.  Dei 31 delegati in palio, per il momento ne sono stati assegnati 14 ad Obama e 13 alla Clinton.  Con le primarie in questi due stati si sono concluse le primarie iniziata il 3 gennaio in Iowa.

Nel discorso che Obama ha tenuto martedì sera, a St. Paul, Minnessota, ha affermato che “questo è il nostro momento – è il momento per svoltare la pagina delle politiche del passato” .  Obama si è complimentato con la Clinton per la vittoria nel Sud Dakota, elogiandola per la “forza, il coraggio, e la determinatezza con cui porta avanti le cause in cui crede”.

Già durante il fine settimana appena trascorso, l’ultimo della stagione delle primarie democratiche, l’intensità delle manovre all’interno al partito democratico avevano messo in secondo piano lo scontro elettorale di domenica a Portorico, dove, come ampiamente previsto, l’ex first lady ha battuto il senatore afro americano.  Molti segnali facevano intravedere che si stava ormai arrivando alla conclusione della partita, e che la vittoria di Obama stava prendendo forma.

Fino a venerdì scorso, la quota da raggiungere per ottenere la nomination democratica era di 2.025.  Tuttavia, dopo il compromesso su Florida e Michigan, la nuova quota è diventata 2.118.  Pertanto, dopo le consultazioni di martedì, e le dichiarazioni di voto di decine di super delegati, Obama ha raggiunto quota 2.156,5, fra delegati e superdelegati, contro i 1.925,5 per la Clinton.  Adesso, mentre si aspetta una dichiarazione ufficiale da parte della ex first lady, nella quale dovrebbe concedere la vittoria all’avversario, alla direzione democratica non resta che lavorare per unire il partito attorno ad Obama, cercando di trovare un ruolo importante per la Clinton, anche per evitare di alienare i suoi numerosi sostenitori.  E così si parla di nuovo di un ticket Obama presidente, con Clinton vice.

Pubblicato il 4 giugno 2008 su Agenzia Radicale.

Autore: Anthony M. Quattrone, Ph.D.

This blog is managed by Anthony M. Quattrone, Ph.D. Dr. Quattrone holds a Bachelor of Arts from the University of Maryland, a Master of Education from Boston University, and a Ph.D. in Applied Management and Decision Sciences from Walden University. Dr. Quattrone has worked in Naples for the past 35 years in the management of international education programs and in the management of human resources for a major international organization. Dr. Quattrone, a native New Yorker, has written several hundred articles for the Italian media regarding both local and international politics.

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